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Ferrovia Orbetello - Porto S. Stefano (1913-1944)


Piero

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Aggiunti alberi, aiuole, lampioni e fatto repaint delle mura 600esche, direi che può bastare per il piazzale stazione 🙂

 

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Ed anche la piazza del Duomo per il momento è a posto, continuiamo con il tessuto urbano 😉

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  • 2 weeks later...
2 ore fa, gigimori ha scritto:

ma che bello, Piero... 

 

e tutti diranno: ecco, vedi come lavora bene il TS2019?

 

NO NO, qui è la mano del creatore che fa la differenza!  :su::su::su:

 

complimenti....

 

Il 2019 è La cornice e l'impianto di illuminazione, ma senza manico...............ti attacchi al pennello.

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Grazie a tutti 🙂

 

I mulini c'erano per davvero anche se non erano ovviamente così 😏

Diciamo che quelli di Orbetello somigliavano di più a quelli che si vedono su alcune isole greche tipo Mikonos, l'unico rimasto è diventato un pò il simbolo della città ed è questo:

 

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Non ho ancora avuto voglia di cercare qualcosa in giro, sulla DLS non c'è nulla di simile.

P.S.: Forse la posizione dei due a terra è sbagliata ma non riesco a trovare fonti certe, dovevano essere tutti in acqua per via del funzionamento idraulico e non a vento ma da una foto ne ho visti alcuni posizionati come i due che ho riprodotto. Visto che intanto tutta la citta è riprodotta con grande "licenza poetica" magari si può sorvolare sulla reale posizione dei mulini se non trovo altre fonti certe, vedremo in un secondo tempo.

 

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  • 1 month later...

@Piero Nel numero appena uscito de "I Treni" c'è un breve articolo sulla Orbetello - Porto Santo Stefano. Mi sembra un riassuntino del Betti Carboncini (non dice assolutamente nulla di nuovo) ed anche le foto a corredo sono già tutte note (anche se in formato più grande): appena ho un attimo te lo scansiono.

 

:ciao:

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  • 1 month later...

[Elettrotecnico contachiodi e rompiballe MODE ON/]

 

Non è una centrale (non produce energia elettrica), ma una sottostazione (trasforma l'energia elettrica ad alta tensione usata per il trasporto su lunghe distanze in media/bassa tensione per il successivo trasporto ad ulteriori sottostazioni - comunissime quelle "a torretta" - che trasformano la media tensione in bassa tensione da inviare alle utenze; la corrente di casa, o dell'illuminazione stradale, per capirci 😄)

 

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Nella zona di Orbetello scalo ce ne sono due: una di ENEL, e una di RFI, che ha anche un binario (in azzurro) usato - raramente - per allacciare una sottostazione ambulante (un carro dotato di trasformatori e raddrizzatori) o - ancor più raramente - per spostare i trasformatori che necessitino di revisione o sostituzione.

 

Dal momento che le reti - sia ferroviaria, sia elettrica - tendono ad essere abbastanza costanti nel tempo, presumo che esistessero entrambe anche prima della Seconda Guerra Mondiale (quella RFI non prima del 1938, anno di elettrificazione in c.c. :13: della linea Tirrenica). Secondo me se ne può fare a meno (ambientala nel 1937, così ti eviti anche di dover posare la catenaria :mrgreen:).

 

Le principali differenze dovrebbero essere:

  • gli edifici della sottostazione: quelli attuali mi sembrano piuttosto recenti (ed immagino che la zona, vicina alla ferrovia ed al bivio della linea per Porto Santo Stefano, sia stata oggetto delle attenzioni dei bombardieri alleati). Userei degli edifici più datati.
  • le linee elettriche ed i trasformatori: il loro aspetto non è cambiato molto, eviterei solo i tralicci come quello sulla destra nella foto qui sopra, usati per altissime tensioni che non erano in uso in epoca prebellica. Sulla DLS ce ne sono diversi, e qualcosa abbiamo anche noi (in via di aggiornamento).
  • presumo anche che, vista il minor uso di elettricità, l'impianto avesse dimensioni minori, ma trovare documentazione non sarà facile... a meno di avere un colpo di fortuna con qualche vecchia cartolina...

 

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[Elettrotecnico contachiodi e rompiballe MODE OFF/]

 

Per quanto riguarda l'altra questione: si tratta del molo di Orbetello Scalo? Io non ci metterei edifici, dopotutto non ce n'erano nemmeno a Porto Santo Stefano, che era un porto assai più grande. Parliamo comunque di un molo che riceveva convogli di 2-3 chiatte, il cui carico avrà riempito al massimo una decina di vagoni (operazioni che, anche senza alcun mezzo meccanico, non avrebbero richiesto più di una mezza giornata), quindi non penso ci fosse la necessità di immagazzinare le merci. Anche qui, ci vorrebbero immagini, a trovarle...

 

 

 

:su: Sta venendo benissimo!!! :inchino:

 

:ciao:

 

 

 

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Grazie mille Carlo 🙂

Immagini non ne ho trovate e, come detto più volte, quell'area è stata stravolta dal dopo guerra ad oggi e praticamente Orbetello Scalo ormai è un paese/città (continuano a costruire) a se stante.

8 ore fa, UP844 ha scritto:

Per quanto riguarda l'altra questione: si tratta del molo di Orbetello Scalo? Io non ci metterei edifici, dopotutto non ce n'erano nemmeno a Porto Santo Stefano, che era un porto assai più grande. Parliamo comunque di un molo che riceveva convogli di 2-3 chiatte, il cui carico avrà riempito al massimo una decina di vagoni (operazioni che, anche senza alcun mezzo meccanico, non avrebbero richiesto più di una mezza giornata), quindi non penso ci fosse la necessità di immagazzinare le merci. Anche qui, ci vorrebbero immagini, a trovarle...

 

Sì, si tratta di quello.

Lo lascio così tanto è funzionale al nostro gioco pazienza il realismo 😱😆

Il problema è anche trovare le chiatte, imbarcazioni varie e le auto di quell'epoca, ho cercato sulla DLS ma non ho trovato molto. Forse uso i termini sbagliati.

 

8 ore fa, UP844 ha scritto:

:su: Sta venendo benissimo!!! :inchino:

 

:ciao:

 

Grazie ☺️

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Tornando al mulino.............

 

Da alche parte avevo letto che, essendo le macine comandate dal moto delle maree, le pale non esistevano.

Erano state aggiunte, a scopo turistico, dopo il periodo in cui dovrebbe essere ambientata la tua tratta (Defunta a fine 1944 causa Covid.

A no, scusate, quelle erano bombe.

Al momento il mulino è senza pale, ma se vuoi, posso riaprire il gmax.

Può sempre servire per FS2020

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3 ore fa, ettore48 ha scritto:

Da alche parte avevo letto che, essendo le macine comandate dal moto delle maree, le pale non esistevano

Vero

3 ore fa, ettore48 ha scritto:

Erano state aggiunte, a scopo turistico, dopo il periodo in cui dovrebbe essere ambientata la tua tratta

Non direi....

 

"Nel 1557 la città di Orbetello divenne la capitale del piccolo Stato dei Presìdi (creato per volontà del re di Spagna Filippo I e di cui facevano parte anche Porto Ercole e Porto Santo Stefano) ed i mulini vennero restaurati dagli spagnoli con pale a vela iniziando a sfruttare la forza dei venti grazie al loro sapiente orentamento: quattro a maestrale e cinque a scirocco."

 

Non mi pare esattamente un utilizzo turistico.

 

https://www.toscanago.com/grosseto/articoli/680-il-mulino-di-orbetello

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Per i rimorchiatori, qualcosa di adattabile si trova: ne avevo trovato almeno uno, da usare sul lago d'Iseo. Per le chiatte, quelle che si trovano in DLS sono chiatte fluviali americane, assai più grandi, mentre a noi serve qualcosa del genere:

 

http://www.inge-cultura.org/wp-content/uploads/2017/06/Q6_MIBACT_Rosato_CHIATTE.pdf

 

Nelle prime pagine c'è un disegno a tre viste, nel seguito ce ne sono molti altri. Vediamo cosa si può fare.

 

:ciao:

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