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UP844

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Everything posted by UP844

  1. Di stranezze nei portali ne ho viste, ma questa mi manca proprio. Adesso non ho tempo, ma appena possibile vedo di esaminare la cosa a fondo.
  2. Prova a mettere in mezzo un trackmark e a dargli gli ordini "Drive to Trackmark <Nome trackmark> + Drive to Portale uscita. Ci sono scambi in mezzo? Il treno appena generato può "vedere" il Portale uscita?
  3. Cioè, devi venderti un rene solo per comprare un loro modello?
  4. Hai provato il metodo che ti ho suggerito?
  5. I CDP nelle sezioni download contengono tutte le dipendenze, ad eccezione di quelle scaricabili dalla DLS. 1) In Content Manager seleziona come filtro "Open for Edit" 2) Seleziona tutti gli oggetti che appaiono 3) Fai clic con il tasto destro e seleziona "Submit Edits" 4) Facci sapere
  6. É questa? 235.001-017, poi 235.0001-0017, di costruzione Badoni Tipo XCB 12, costruito in 21 unità (17 per le FS, le altre posso cercare...) 12 unità sono state ricostruite negli anni '70, con motore, trasmissione e cassa completamente diverse:
  7. [Contachiodi Mode /ON] [Contachiodi Mode /OFF] [REPEAT] Questo è un carro (non è facile reperire immagini dell'epoca) ma il carattere è abbastanza simile a quelli FS successivi (notare come le cifre siano ombreggiate, anche su un carro merci)
  8. Confermo, le 400 erano assegnate al Deposito di Genova Rivarolo per il servizio sulla linea storica dei Giovi. Comunque penso che qualche treno misto/locale lo trainassero.
  9. Il Badoni (Tipo VII SPA 15t) fu in realtà costruito in 4 esemplari (ricordavo male) nel 1948: tre andarono alla Montecatini (per gli stabilimenti di Grosseto, Montemarciano e Ravenna), uno alla SIAP di Porto Marghera. Sul Tronconi ci sono due foto: una in bianco e nero sul raccordo della fabbrica, presumibilmente all'epoca della costruzione: per il colore si può solo tirare a indovinare e non ci sono marcature di alcun tipo (è possibile che siano state applicate in seguito, ma molte locomotive industriali ne erano assolutamente prive) una a colori del 1974, quando uno di questi automotori era alla Ferrosud di Matera: è in colore verde vagone con telaio nero, panconi a righe gialle e nere e una elegante scritta in corsivo bianca "Ferrosud S.p.A." sulla cabina, insieme alla targa del costruttore. Questi furono i primi Badoni del Tipo VII: successivamente la forma della cassa fu semplificata (realizzare tutte quelle lamiere curve doveva essere un incubo), come mostra questo esemplare: I motori di questa serie (SPA utilizzati per i carri armati M) furono sostituiti da motori da autocarro commerciali, con potenze intorno ai 100 kW e superiori. Gli esemplari FS facevano parte del gruppo 215 (qui i modelli):
  10. Il prototipo del Badoni? Vado a vedere sul Tronconi: non ricordo nemmeno se fu venduto a qualche ditta o meno, sicuramente non alle FS.
  11. Proprio questa no: sulla DLS ci sono alcune locomotive Plymouth, ma sono di un modello piuttosto diverso. Prova una ricerca con chiavi "Name = Plymouth + Category = Locomotive" (altrimenti ti appare anche una serie di auto anni '50 con delle pinne di coda degne di un aereo supersonico) In realtà, il prototipo fu prodotto in un numero limitato di esemplari, invece il modello è stato riprodotto nelle livree di moltissime compagnie che non lo hanno mai avuto. A parte la Lima che ha spaziato per tutto il globo, anche gli americani non ci sono andati piano: ne esistono decine e decine di versioni, anche di compagnie che non solo non ne hanno mai avuti, ma non avrebbero saputo cosa farsene se non magari per spostare rotabili nelle officine (La Union Pacific ne aveva uno, utilizzato proprio a tale scopo, però non corrisponde al modello). D'altra parte, ogni tanto le case modellistiche partono per la tangente: Rivarossi produsse un Badoni: che è realmente esistito(*)... in un unico esemplare e il cui stampo dev'essere senz'altro stato più difficile da realizzare di quello che avrebbe richiesto un modello più comune, come il vero 215. (*) più una versione di fantasia con pantografo Oppure vedi Lima, che - per battere la concorrenza - produsse per prima la E.444, ma della serie prototipo (4 esemplari) invece dell'assai più diffusa 2° serie.
  12. Se non ricordo male, era un modello economico destinato al mercato del giocattolo, come lo era la produzione Lima fino all'inizio degli anni '80. A questo punto, per vendere il modello conta più la livrea che la fedeltà di riproduzione: pensa che io da piccolo credevo che le D.141 FS che vedevo a Genova Principe fossero delle V100 DB come quelle che vedevo sui cataloghi (dopotutto erano locomotive Diesel con due avancorpi e cabina disassata rispetto al centro) .
  13. Ecco l'originale: e il modello Lima in livrea SNCF gialla (come il mio, anche se in scala N): Questa è una foto del 2011 dello stesso modello (Plymouth MDT) ma con boccole interne al telaio e cassa ammodernata (parapetti antinfortunistici con fermapiede), in servizio presso una cava in North Carolina. Notare la differenza di dimensioni con la tramoggia . Probabilmente, se mai ne fossero arrivati degli esemplari dagli Stati Uniti, non avrebbero avuto difficoltà a circolare in Italia , a differenza di alcune delle grosse General Electric in uso presso diverse acciaierie.
  14. Io ce l'avevo color senape e marcata SNCF, ma la ricolorai in verde vagone con filetti gialli . La locomotiva esisteva davvero, ma era una piccola loco da manovra americana (così sui due piedi non mi ricordo il costruttore ed il modello) concepita per l'uso su raccordi con scarso traffico. Praticamente, era lo stesso concetto del Kof o della Sogliola . Fu prodotta con livree che andavano dalla Union Pacific alle British Railways, alle South African Railways... e oltre. Comunque, se Lima era famosa per i modelli di fantasia, anche case più blasonate hanno preso qualche sbandata, vedi la D350 FS di Roco:
  15. Bei lavori!!! Qualcosa mi dice che i config dei carri intermodali diventeranno lunghi come la Divina Commedia...
  16. La Astride!! E sulla DLS ci sono i carri Modalohr
  17. É possibile anche in Trainz: sicuramente in modalità realistica, in modalità DCC non so. In Trainz lo slittamento avviene quando lo sforzo di trazione sviluppato dalla locomotiva è superiore al limite di aderenza, che in linea di massima è pari al 25% (fattore di aderenza) della massa aderente(*) della locomotiva: per esempio, per una E.655 con massa 120 t, quando lo sforzo di trazione supera le 30 t, ovvero circa 300 kN. Se vuoi far slittare una locomotiva, portala subito al massimo della potenza e avrai la soddisfazione (?) di sentire un lancinante suono metallico e veder apparire la scritta "Wheelslip" in basso a destra. Oppure portala alla velocità massima e applica i freni a fondo. Nella realtà, il fattore di aderenza è molto più variabile: le locomotive moderne arrivano - a detta dei costruttori - al 30-35%, mentre le locomotive a vapore (il cui sforzo di trazione non è costante, ma dipende dalla fase dei diversi cilindri) si scendeva fino al 15%. (*) La massa aderente è quella che grava sulle ruote motrici: per esempio, le E.428 come quella nell'immagine avevano una massa complessiva di 136 tonnellate, ma solo 78 gravavano sui 4 assi motori, e ciò le rendeva particolarmente prone allo slittamento. Purtroppo Trainz considera questa possibilità, ma solo per le locomotive a vapore, nonostante la configurazione con ruote portanti e motrici fosse assai più comune - per le macchine veloci - di quella con sole ruote motrici almeno fino agli anni '40/50 (ne sono esempi, oltre alle E428 e alle E326, le trifasi per treni passeggeri in Italia, le E17/18/19 tedesche, le 2D2 francesi e il mitico GG1 della Pennsylvania Railroad).
  18. Per il trasporto di coils si usano anche questi 20 piedi con telone spiovente: da qualche parte mi sembra di averli, però devo cercarli. Questo è un Move, ma li ho visti anche in versione Tipes e - mi sembra - Guido Bernardini. Inoltre, alcuni 45 piedi telonati (per esempio, diversi di quelli di Ambrogio) sono configurati per il trasporto di coils anche se esternamente non c'è alcuna differenza. @ALM Un container aperto e senza pareti come quello verde che ho postato mi sembra che ci fosse: non mi ricordo se ha le selle per i coils (e poi, eventualmente, bisogna aggiungere i coils...)
  19. Fulvio, ti serve qualcosa del genere?
  20. Rifatto il tutorial 2 fino alla corretta conclusione. Quando arrivi al segnale rosso devi: Passare in modalità mappa Azionare lo scambio J02 dalla modalità mappa Uscire dalla modalità mappa A questo punto ti apparirà il messaggio di procedere fino alla stazione e la sessione terminerà. Se lo scambio J02 viene azionato mentre sei in vista esterna, il tutorial si blocca (dopotutto, ti deve spiegare come azionare gli scambi dalla modalità mappa)
  21. Oggi è successo anche a me, mentre quando avevo giocato il tutorial la prima volta non mi era successo. Dopocena riprovo e vedo di capire il perché.
  22. La modalità mappa è richiesta nel tutorial 2, non nel 3. Non ho la minima idea di come funzioni il joypad: puoi accedere ai vari menu? (Le icone in alto a sinistra nello schermo). Se puoi, seleziona l'icona con la telecamera e, nel menu a tendina che appare "Map".
  23. Benvenuto a bordo! Per il tutorial 2, ho provato a rifarlo, ma quando le istruzioni mi dicono di girare lo scambio J02 e poi di passare alla modalità mappa, si blocca lì . Eppure mi ricordo di aver giocato tutto il tutorial (se non ricordo male, arrivi alla stazione, porti la loco all'altra estremità del treno e torni al punto di partenza). Riproverò. Per il tutorial 3: il comando da tastiera per sganciare un carro dovrebbe essere CTRL+D: si evidenziano tutti i ganci, vai su quello da azionare e ci fai clic sopra: vedrai che il gancio si apre. Alternativamente, puoi fare clic sull'icona evidenziata nell'immagine qui sotto.
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