UP844 Posted December 15, 2023 Author Share Posted December 15, 2023 Stazione di Castel San Giovanni (PC), sulla linea Piacenza - Alessandria Anche se per semplicità è rappresentata in rettilineo, la stazione è completamente in curva (raggio circa 800 metri), seguita da due controcurve prima e dopo l'impianto. Tra il binario 2 e il binario 3 c'è un ampio spazio vuoto, forse precedentemente occupato da un altro binario di precedenza (o di presa/consegna per i raccordi) Questi sono i due stabilimenti raccordati: anche se sono ancora allacciati alla rete (miracolo!) dallo stato dei binari visibile su StreetView sembra che non ci sia alcun traffico. La stazione non risulta tra gli impianti serviti da Mercitalia o da DB Cargo (le uniche due IF di cui abbia trovato l'elenco degli impianti serviti), né ho trovato traccia di servizi merci che abbiano origine/destinazione in questo impianto. Dalle foto storiche di Google Earth, lo stabilimento Geodis e il relativo raccordo sono stati costruiti tra il 1995 e il 2000 (prima ci sono solo campi). Tuttavia, anche nelle foto dal 2000 al 2023 non si vede alcun segno di traffico: temo che gli unici rotabili che vi abbiano circolato siano stati quelli dell'impresa lavori che ha posato il binario, e forse un paio di carri durante l'inaugurazione come sfondo di discorsi farciti di "intermodalità", "cura del ferro", "riduzione dei gas serra", eccetera, eccetera, eccetera... Vedi qui dettagli (e planimetrie) sulla costruzione del raccordo Vedi qui un articolo sul raccordo, significativa l'ultima frase "da quando venne realizzato è praticamente rimasto inutilizzato" Aggiornamento 6/7/2024: a vent'anni dalla costruzione, il primo treno sul raccordo Geodis (sperando non sia l'ultimo): 3 1 Link to comment
UP844 Posted December 18, 2023 Author Share Posted December 18, 2023 Stazione di Castelnuovo Garfagnana, sulla linea Lucca-Aulla Anche questa stazione si sviluppa parzialmente in curva, ma lo schema è in rettilineo per semplicità di rappresentazione. Il binario di corsa (2) ha una lunghezza utile di 300 metri, con marciapiedi da 100 metri (più che sufficienti, essendo il traffico passeggeri disimpegnato da ATR 220 "Swing") Al momento, il binario 4 a cui è allacciato il raccordo è tronco lato Lucca, e utilizzato per il ricovero di mezzi d'opera: il relativo collegamento (possibile) è indicato in grigio. Il raccordo attualmente dovrebbe essere inattivo (anche se su Maps pare di vedere due carri in sosta), ma ne è previsto il riutilizzo a breve termine e la mancanza di allacciamento lato Lucca renderebbe le manovre assai più complesse, rendendo necessarie diverse retrocessioni in linea (possibili, ma non amate da RFI). Link to comment
UP844 Posted June 4 Author Share Posted June 4 Stazione di Villalvernia (AL), sulla linea Genova-Milano. La stazione è soppressa dal 2017 e precedentemente era aperta per il solo traffico merci del raccordo Albasider. La mappa mostra la stazione con il piano binari intorno al 2002, con lo scalo merci ancora collegato. Attualmente rimangono solo i due binari di corsa, le comunicazioni con lo scalo, il binario di ricovero dispari e il raccordo sono state tagliate. La stazione presenta diverse particolarità, non tutte giustificate dall'orografia: i due binari di ricovero (pari e dispari) non sembrano essere mai stati collegati in modo da utilizzarli come binari di precedenza. Mentre per il binario pari ciò non sarebbe stato possibile (la linea principale è in salita verso il valico dei Giovi e all'altezza del paraurti il dislivello è già notevole), per il binario di ricovero dispari il collegamento appare possibile, ma il tratto finale del binario curva verso l'esterno uno solo dei binari del fascio di presa/consegna è collegato al capannone, costringendo a una serie di manovre (anche se lo spazio oltre i paraurti non manca ) In passato, tutti i binari dello scalo, i due binari di ricovero e i 4 binari del fascio presa/consegna erano elettrificati; negli ultimi anni non più. Per quanto riguarda il raccordo (di costruzione relativamente recente: non appare nell'elenco dei raccordi del compartimento di Genova del 1969 ma è invece presente in quello del 1981): fino all'anno 2005 l'area stoccaggio coil appare in attività (con diversi carri Rhlmms o simili in sosta sul binario adiacente alla gru); dall'anno 2013 l'area è vuota; dal 2016 è sparita anche la grande gru a portale. Il raccordo è rimasto attivo fino al 2017-2018, con un traffico di carri Shimmns: in un primo momento, la locomotiva del treno (D.145 Trenitalia, poi G2000, G1000, DE520 di Railion/FN Cargo/DBCI) lasciava i carri sul fascio presa/consegna e prelevava quelli in partenza; la locomotiva aziendale (una rara Cockerill ex belga) provvedeva a manovrare i carri. negli ultimi tempi la manovra veniva eseguita direttamente dalla locomotiva del treno che prelevava i carri dal capannone e quindi ortava i carri in arrivo. 2 Link to comment
UP844 Posted July 7 Author Share Posted July 7 Aggiornata la voce su Castel S. Giovanni con l'arrivo del primo treno 1 Link to comment
UP844 Posted September 11 Author Share Posted September 11 Stazione di San Martino di Lupari, posta sulla linea Vicenza-Treviso tra Cittadella (lato Vicenza) e Castelfranco Veneto (lato Treviso) Il raccordo della società Agriservice tratta: a) legna da ardere: viene scaricata nel capannone raggiunto del binario che curva fino a diventare perpendicolare alla linea e arrivano in pallet su carri a pareti scorrevoli. Purtroppo non sono riuscito a recuperare l'unica foto che mostra dei carri su questo binario. Apparentemente, il traffico di questo tipo è piuttosto scarso. b) cereali: vengono scaricati nell'impianto parallelo alla linea e arrivano in tramogge; il binario è parzialmente elettrificato per consentire alle locomotive di manovrare autonomamente i treni. Lo stabilimento ha in dotazione un Badoni (tipo VI o VII), vedi la foto 9 qui sotto. 1) Panoramica dello stabilimento (visibile in basso il binario per lo scarico della legna che termina sul piazzale dello stabilimento) 2) Curva del binario per la legna (la tettoia è quella visibile nella foto precedente: notare i pilastri a strisce gialle e nere) 3) Termine dell'elettrificazione presso l'impianto di scarico dei cereali 4, 5, 6) Altre viste dell'impianto di scarico dei cereali 7) Tramogge per cereali in sosta sia sul binario di scarico (a destra) sia su quello di sosta (a sinistra) Locomotiva E191 di InRail in manovra con un treno di tramogge, poco prima dello scambio che allaccia il raccordo alla linea: 9) L'allacciamento del raccordo visto dal PL lato Vicenza: è visibile il Badoni in sosta presso l'impianto di scarico dei cereali. Notare che l'asta di manovra del raccordo non è elettrificata, quindi se i treni che giungono a scaricare vengono manovrati dalla locomotiva elettrica si impegna il binario di corsa per l'intera durata della manovra . Alternativamente (e così lascerebbe pensare la foto qui sopra) i carri vengono lasciati sul binario di sosta e poi manovrati dal Badoni sotto l'impianto di scarico in più manovre (l'asta di manovra è lunga circa 200 metri, il binario di sosta e quello di scarico circa 500). Eventuali carri di legna richiedono una serie di manovre degne di un Timesaver, perché dal binario di scarico della legna si arriva solo sul binario di sosta... Link to comment
UP844 Posted September 13 Author Share Posted September 13 Stazione di Villalverla (VI) posta sulla linea Vicenza-Schio: In origine, la stazione disponeva di un binario di incrocio posto lato FV, qui già disabilitato ma ancora visibile (sulla destra dell'immagine sono visibili i due binari di presa/consegna): Nota all'immagine soprastante: nonostante la data in sovraimpressione nell'angolo, a parer mio la foto è molto più vecchia. Non può essere del 2014 per la semplicissima ragione che le ALn 668.1700 sono state accantonate nel 2011. La livrea originale è stata sostituita dall'XMPR a partire dal 1995, al massimo sarà arrivata intorno al 2000. Le ALn 668.1700 sono un gruppo piuttosto ridotto (20 unità) e svolsero servizio nei DL di Lecco e Bolzano, poi Bòlzano e Fortezza. Con la chiusura della Merano-Malles e l'elettrificazione della Fortezza-San Candido vennero trasferite al DL di Verona. Inoltre il cartello della stazione è del vecchissimo tipo a caratteri bianchi su sfondo nero. Di conseguenza l'immagine databile tra il 1990 e il 2000, più probabilmente tra il 1990 e il 1995. Successivamente, la sede del binario è stata riempita e utilizzata per allargare il marciapiede: Mancando la possibilità di effettuare la manovra di giro macchina, i treni in arrivo da Vicenza lasciavano i carri su uno dei due binari di presa/consegna, prelevavano quelli in partenza e proseguivano fino a Thiene (che dispone tuttora di ben due binari di precedenza) per poi tornare a Vicenza. Qui uno degli ultimi servizi, espletato da Sistemi Territoriali con un'Occhialuta D.753. Lo stabilimento produce sabbie silicee, quindi suppongo che i carri arrivassero vuoti e ripartissero carichi. Non è chiarissimo l'uso del binario all'aperto I carri venivano quindi movimentati all'interno dello stabilimento da due automotori Badoni tipo V (di cui uno ex gruppo 209 FS), tuttora presenti sui binari interni, nonostante il traffico sia cessato intorno all'anno 2014. 1 Link to comment
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