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Cilindri interni nelle locomotive a vapore


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mai capito la ossessione tutta inglese per  i cilindri e l biellismi dentro il telaio  ( anche le nostre 625 aveva i cilindri principali all'interno mentre fuori erano quelli dei cassetti di distribuzione ed il biellismo walschaerts

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Ho trovato tre filoni di spiegazioni, ovvero, in ordine di rarità:

  • la spiegazione più comune è che si trattasse di un problema legato alla ridotta sagoma limite inglese. [Però locomotive costruite dagli anni '30 in poi (comprese le 8F che divennero FS 737) hanno pressoché tutte i cilindri esterni]
  • una seconda è che così facendo si diminuivano i moti di serpeggiamento; [Vero, ma gli assi motori dovevano essere a gomito, con una maggiore complessità costruttiva e, almeno fino a metà '800, una minore robustezza - non sono pochi i casi di rotture]
  • una terza, sostenuta da pochi, è che fossero più efficienti dal punto di vista termodinamico, vista la minor lunghezza dei condotti del vapore.

Anche se la manutenzione era - ovviamente - più complessa, all'epoca il costo del lavoro era una voce minore dei bilanci delle compagnie ferroviarie. É divertente notare l'orrore espresso dagli appassionati americani, che fanno notare come le classiche 4-4-0 fossero assai più robuste, nonché molto più semplici come costruzione e manutenzione.

 

P.S. Possiamo comunque chiedere spiegazioni in merito a Bob, che fa parte di un gruppo che ha nella sua flotta diverse loco a vapore.

 

:ciao: 

 

 

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