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Ferrovia Orbetello - Porto S. Stefano (1913-1944)


Piero

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Liberamente ispirata a....

"La piccola ferrovia dell'Argentario collegava la stazione di Orbetello, sulla linea tirrenica, con il centro di Porto Santo Stefano, ai piedi dell'Argentario. La sua realizzazione fu voluta dalla Società Nazionale Ferrovie e Tranvie (SNFT). Questa società era nata nel 1892 per costruire e gestire alcune tramvie nella provincia di Parma. Dopo alterne vicende, la società entrò anche nel ramo ferroviario allargando il proprio territorio di competenza arrivando fino alla Lombardia ed alla Toscana. In tale ottica nel 1906 progettò una ferrovia che dall'Argentario raggiungesse Orvieto e Foligno in Umbria, raccordandosi alla linea per Ancona così da creare una traversale di collegamento fra il Tirreno e l'Adriatico. Ma tale progetto non andò mai in porto e rimase realizzata la sola Porto Santo Stefano - Orbetello."

Da: http://www.lestradeferrate.it/mono48.htm

 

Inoltre

https://www.ferrovieabbandonate.it/linea_dismessa.php?id=123

https://focusonpast.wordpress.com/2015/11/29/le-miniere-dellargentario/

https://it.wikipedia.org/wiki/Orbetello

https://it.wikipedia.org/wiki/Porto_Santo_Stefano

https://it.wikipedia.org/wiki/Costa_d'Argento_(Italia)

 

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La base cartografica DEM è stata elaborata con TransDEM per importarla in Trainz, il lavoro è stato iniziato con T:ANE e successivamente importato in Trainz2019.

Se ne era iniziato a parlare qui: http://www.trainzitalia.com/forum/index.php?/topic/5259-ferrovia-orbetello-p-s-stefano-1913-1944/

 

Nella realizzazione di questa tratta, pur essendo un percorso realmente esistito e purtroppo andato completamente distrutto dalla guerra, ho scelto di dosare un pò di realtà e un pò di fantasia per poter restare nella "giocabilità" del lavoro che altrimenti sarebbe risultato stucchevole e noioso a chi vuol movimentare treni storici.

Anche per quel che riguarda il paesaggio sono stati miscelati tratti storici e tratti contemporanei sia per motivi scenici sia per la gran difficoltà che ho riscontrato nel dover ricostruire un territorio che dal dopo guerra ad oggi è stato, a dir poco, stravolto dalla crescita urbana e dal turismo balneare.

 

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Grazie a tutti 🙂

Come sapete è già più di una anno che ci sbatto la testa e la ricerca storica di materiale ne offre tanto, il problema è decidere come adattare il tutto per Trainz :testa:

 

1 ora fa, ettore48 ha scritto:

Tu almeno giochi in casa o quasi.

Relativamente, andare e tornare da Monte Argentario sono un 100Km.

Fuori stagione è una bellissima gita, in alta stagione è meglio evitare accuratamente (almeno prima del Covid era così, ora non so cosa succederà).

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Forse anche due, se riesco ad accedere al PC 😞.

 

Per le vetture passeggeri, ci sono dei disegni piuttosto scarni sul Betti-Carboncini: c'è qualche spirito intrepido disposto a farsi avanti? Altrimenti, almeno in un primo momento, si possono usare vetture a due assi d'epoca (ce n'erano alcune in TS2010, se non erro).

 

Per i carri merci, credo che per la maggior parte fossero usati carri FS (non so se i carri SNFT potessero circolare sulle FS, e anche se parliamo di ottant'anni fa, dubito che il traffico locale fosse molto intenso e che usasse la ferrovia su distanze così brevi). Ad ogni modo, sul libro di Betti Carboncini si dovrebbero trovare un po' di dati: la maggior parte del traffico mi sembra che fosse tra il porto di Porto Santo Stefano e la rete FS, e viceversa. 

 

:ciao:

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Direi che la vaporiera è dello stesso tipo di quello monumentato al Castello di Brescia

Tanto per non perdere il "vizio"...

 

13 minuti fa, Piero ha scritto:

Queste invece sono immagini che ho trovato in giro credo di una ricostruzione storica di un convoglio

A occhio mi paiono piuttosto diverse.

La ultima è la "gemella" della T3 del MFP, che sta di casa in Emilia (Reggio se non ricordo male e proprio ad un loro treno si riferisce).

Tra le due è quella che sembra somigliare di più.

Le prime due mi danno idea di qualche ferrovia tedesca, hai qualche dettaglio in più?

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Credo sia più veritiera la terza foto, nelle altre due mi sembra un pò troppo tedesco quel convoglio, in ogni caso il materiale era stato preso pari pari dalla Brescia-Iseo e portato giù.

Purtroppo al momento non ho trovato altro ma continuo a cercare anche perchè immagino ci sia stata una evoluzione dei mezzi fra l'inaugurazione del 1913 e gli ultimi anni 40

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Delle foto postate direi che la più credibile sia quella del Consorzio Cooperativo Ferrovie Reggiane (CCFR).

 

Le altre 2 sono le classiche Mallet francesi a scartamento ridotto. Queste della Chemin de fer touristique de la vallée de la Doller.

Come oggi 25/04, alcuni anni fa ho viaggiato sulla ferrovia del Vivarai da Tournon-sur-Rhone  a Lamastre con una loco quasi uguale a quelle.

 

Non potrebbero aver usato delle 880 o simili?

Allora le FS ne avevano parecchie.

come carri penso che la produzione di Moreno per la TT57 sia più che adatta.

 

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quindi ne desumo che dall'inaugurazione della linea (1913) al 1921 ci sono state le locomotive del gruppo 1,

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dal 1921 fino al '43 quelle del gruppo 10

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Ho trovato questo sito:

https://www.wikiwand.com/it/Societ%C3%A0_Nazionale_Ferrovie_e_Tramvie#

 

e questo libro:

La favola della prigioniera del «Falco d'Italia». Storia delle locomotive del gruppo 1 (n. 1 e 7) della S. N. F. T.  di Claudio Pedrazzini 2018

 

 

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