ALM Posted March 18 Share Posted March 18 Ciao Qualcuno forse si ricorderà che Märklin negli anni '70 offrì una locomotiva particolare, la Br 53 ne rodiggio 1-C-D-0. Ne è saltata fuori una foto ed io l'ho rifatta. Ciao ALM 2 1 Link to comment
ALM Posted March 18 Author Share Posted March 18 Non pubblicabile in quanto ho utilizzato parti coperte da copyright payware. Ciao ALM Link to comment
D143.3046 Posted March 19 Share Posted March 19 Ciao Andrea; il tender ha una strana forma: come mai? Così come è insolito quel lungo tubo che passa sotto o a lato della caldaia Link to comment
Trainmaster189 Posted March 19 Share Posted March 19 At least you could try remaking it later. Link to comment
ALM Posted March 20 Author Share Posted March 20 13 ore fa, D143.3046 ha scritto: Ciao Andrea; il tender ha una strana forma: come mai? Così come è insolito quel lungo tubo che passa sotto o a lato della caldaia Si tratta di un tender a condensazione che recupera l'acqua dal vapore invece che lasciarla disperdere nell'atmosfera. Questi tender sono stati usati spesso in condizioni di scarso approvvigionamento idrico in quanto aumentano notevolmente il raggio di azione delle locomotive senza aver bisogno di rifornimento. In Germania sono stati utilizzati con le locomotive "da guerra" Br 52 specialmente quelle usate sul fronte sud-orientale. Se non sbaglio, vado a memoria, ne sono stati costruiti un paio di centinaia in due tipi, uno con carrelli a 3 e 2 assi ed uno solo con carrelli a due assi. Ciao ALM 1 1 Link to comment
sidew Posted March 20 Share Posted March 20 Interessante la idea di recuperare il vapore di ritorno. e di fatto preriscaldi pure l'acqua... Link to comment
ALM Posted March 20 Author Share Posted March 20 I tender a condensazione di vapore sono stati usati in molti paesi, in Sud Africa, ad esempio, diverse locomotive SAR gli hanno usati. In Argentina Porta ha utilizzato questi tender per le linee della Patagonia, dove era difficile l'approvvigionamento idrico. In URSS anche, viste le distanze tra i diversi punti di rifornimento. Probabilmente l'idea di accoppiare le Br 52 con tender a condensazione è nata proprio là. Eccovi alcune foto di Kondenstender tedeschi. Ciao ALM 1 Link to comment
UP844 Posted March 20 Share Posted March 20 Anche le due locomotive turboelettriche della UP avevano un condensatore per il ricircolo dell'acqua in caldaia (vedi la parte posteriore della cassa). Ad ogni modo, anche se ha i suoi vantaggi, l'uso del condensatore - in una locomotiva a vapore convenzionale - ha comunque alcuni svantaggi: si riduce il tiraggio (inconveniente condiviso anche da altre soluzioni "esoteriche", come ad esempio i preriscaldatori Franco-Crosti). lo scambiatore di calore, a meno di utilizzare acqua demineralizzata, tende a incrostarsi con il tempo, richiedendo ulteriore manutenzione. Entrambi i problemi possono essere risolti, il primo con l'uso di soffianti, il secondo utilizzando acqua demineralizzata (soluzione standard, per esempio, nelle caldaie delle centrali termoelettriche o delle navi), ma sono soluzioni che non vale la pena adottare laddove non esistano problemi di rifornimento idrico. É significativo, comunque, che nessuna delle compagnie americane la cui rete comprendeva lunghi tratti nei deserti del Sud-Ovest abbia mai preso in considerazione questa soluzione (preferirono passare direttamente alle locomotive Diesel, non a caso la ATSF fu tra le prime compagnie a ordinare le EMD FT già nel 1939) 1 Link to comment
sidew Posted March 20 Share Posted March 20 Bellissima la linea del muso delle locomotive turboelettriche della UP, fa molto art decò / futurismo tipico del periodo tra glgi anni 20 e la WWII Noto che il rodiggio sembra ricavato dalle locomotive elettriche GG1, (in pratica le 428 americane :D) Link to comment
Fulvio53 Posted March 20 Share Posted March 20 Per evitare il deposito e le incrostazioni di calcare,da noi ,ma credo in tutta la rete fs si usava delle tavolette di disincrostante,chiamate Diskro.Ed erano vere e propie mattonelle grosse con un mattone di quelli crudi per intenderci e di color bianco.Queste tavolette venivano lanciate da terra dentro il tender(in verità bisognava salire sopra al tender e buttargliele dentro,invece per noi era preferibile appostarsi dietro al tender e tirare queste mattonelle dentro la portella se si sentiva il tonfo dell'acqua ,vuol dire che era stato centrato,a tal fine c'erano pure delle scommese in palio che consisteva delle bevute al bar)al rientro della macchina in deposito a fine servizio e anzi per dire la verità ora che mi ricordo,prima di lanciare le tavolette,si faceva l'analisi delle acque e in base ai risultati si sapeva quantetavolette immettere.L'analisi della acque consisteva il prlevamento dell'acqua della caldaia tramite il defangatore.Il personale addetto a questa operazione si approntava dalla macchina con un secchio munito di un manico abbastanza lungo e lo poneva sotto alla macchina dove era posizionato lo scarico di questo defangatore.A tutte la macchine del deposito si faceva questa operazione,ma anche negli altri depositi avveniva questo. 3 Link to comment
Fulvio53 Posted March 21 Share Posted March 21 Il personale addetto erano o gli accudienti o i manovali del deposito.L'analisi veniva ottenuta tramite dei reagenti chimici che ne stabilivano le propietà ,in base ai risultati venivano conteggiate le tavolette da mettere all'inteno del tender.Ma anche le macchine Locotender era la stessa cosa.Il primo scarico del defangatore non contava di solito appunto erano i depositi fangosi,mentre si procedeva a ottenere un prelevamento più pulito per avere più possibile la situazione reale della caldaia. 1 Link to comment
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