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Rete del Nordovest


Fulvio53

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Buongiorno!!!   Ieri ho completato il tratto Torino pn - Milano c.,dove  fino a Chivasso avevo già fatto un restyling anni fa.Con l'aggiunta della tratta Vercelli -Casale con le diramazioni per Biella alla quale penso di poter integrare la Biella -Santhià anche questa oggetto di un mio restyling stessa epoca..Ora in pratica si completa il quadro di questa rete..Si sale a la spezia e si gira tutto il nord ovest sempre con la macchina in testa.Finora regge.ieri ho fatto la prima sessione da porta nuova  a Novara..Tutto ok! Oggi,siccome a Chivasso ,ho già fatto un pezzo fino a Montanaro,vedo se posso continuare,la mia intenzione è quella di completarla sino ad Aosta questa linea la conosco molto bene e impiegherò senz'altro il segnalamento di seconda categoria tutto come ai miei tempi,anche la non elettrificazione nel tratto Chivasso -Ivrea,la salverò magari rinominandola,,...intanto mi tengo buona questa...La foto che metto è quella di Saluggia con dei 428 in transito...

2020-06-18 173330.jpg

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C'è un errore di segnalamento in questa foto ed è data dal segnale di partenza di 2 categoria..nel segnalamento di 2 categoria c'è solo la protezione vela + segnale in base alle distanze sulla velocità,ma non c'è il segnale di partenza.Il segnale di partenza lo dà o il dirigente o il capotreno e nel obbligo del controllo degli incroci e precedenze ove ci siano le stazioni atte ad esplicarlo sono sul fascicolo orario.E in queste stazioni il frenatore va in coda treno con la bandiera rossa a proteggere la coda.Nel metterla giù non ho fatto caso a questo errore a cui ho subito post rimedio...

La protezione in questo caso è data dalla massima composizione del treno sulla linea+100 metri

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Ciao Fulvio,

 

purtroppo in Trainz è necessario mettere anche i segnali di partenza per controllare l'AI. Potresti mettere dei segnali invisibili, ma devono avere solo gli aspetti "via libera" e "via impedita", altrimenti si rischia una partenza contemporanea, con successivo frontale (come QUI).

 

Poi, se qualcuno ha voglia di realizzare un segnale che abbia come un 3D invisibile per l'aspetto "via impedita" e il DM con la paletta per l'aspetto "via libera"... ben venga!

 

:ciao:

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Sono  arrivato a Quincinetto ,forse oggi si sconfina già in Valle d'Aosta,con la prima stazione che si incontra che è Pont S.Martin.Ogni stazione è più alta sul livello del mare di quella precedente.Mentre la faccio,mi ricordo ancora di quando venivamo giù da Aosta alla sera col 54529,che era un treno di vuoti composto da 50 E2(E a due assi)FS e Europ+due 343 in composizione e di tanto in tanto bisognava salire su queste macchine per verificarne la sfrenatura. E negli incroci,il treno non riusciva a entrare completamente in stazione,entrava l'incrociante e poi andavamo via noi lasciandogli la via libera.Si partiva da Aosta verso le 20 e si arrivava a Chivasso intorno alle 23.l volantino di trazione era quasi sempre a zero,vista la pendenza della linea,un col moderabile e un po col continuo si veniva giù.Si parla di quasi 40 anni fa.37 per la precisione.

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Oggi Donnas e Hone-bard...In questo momento mi è venuto in mente,un ricordo...il riscaldamento notturno delle aln 772 in sosta ad Aosta..Mi ricordo che l'ultimo treno della giornata composto da una coppia di Aln 772 arrivava intorno alle 24.Scesi i pochi passeggeri che vi erano(allora non si guardava il profitto e i treni erano mantenuti in servizio anche con pochi viaggiatori)le stesse venivano ricoverate nei binari di ricovero lato Pré s.Didier. Verso le 2.00 arrivava l'accudiente e accendeva i due riscaldatori a gasolio.Questi non erano altro che dei bruciatori muniti di ruote ,in modo da poterli spostare,che tramite una calderina a nafta facevano girare una ventola che mandava aria calda attraverso una manichetta,infilata nella 772 abbassando un finestrino della stessa e applicando due tavole di legno in mezzo alla manichetta cercando in questo modo di chiudere l'apertura più possibile.Di questi bruciatori c'e n'erano due per vettura.Così che il treno che partiva intorno alle 5 fosse riscaldato.Tutto questo ovviamente solo in inverno.le temperature notturne di allora erano molto,ma di molto sotto lo zero.E a questo proposito mi ricordo di una volta che a Ivrea,mentre facevo rifornimento di acqua nel Vir a un certo punto l'acqua uscì dal troppopieno e si riversò sulla rotaia,innescando immediatamente una colonna di ghiaccio tra la rotaia e il carro.Uno spettacolo!!!

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Devo rettificare solo una cosa...i riscaldatori erano 4,ma erano usati solo uno per automotrice..Per quanto riguarda il secondo treno della mattina,era composto da una Aln 773+ln 64+aln 772.Ma visto che per accoppiare questa automotrice col rimorchio Ln64 era necessario montare una mascherina(tipo falso accoppiamento)dato che la Aln 772 aveva la barra rigida.Sulla 773 una coppia di PDM(allora macchinista +aiuto) e sulla 772 un agente solo.Data l'impossibilità di essere  comandata dalla 773.La 772 era considerata come macchina ATTIVA-Trainante se stessa...Vedi pgos ecc,ecc.Il treno (il vecchio diretto)non fermava in tutte le stazioni ed era diretto a Torino pn. Con inversione di banco a Chivasso e la salita dell'Aiuto Macch. sulla 772.L'agente sulla 773 rimaneva da solo..

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Ancora una cosa sulle 772 e poi la pianto lì,,non vorrei stufare nessuno..Forse non tutti sanno che nelle 772 il circuito batterie era doppio.Nel senso che il tripolare,inserito  verso l'alto alimentava il motore dal suo lato.Inserito verso il basso l'alimentazione veniva contrapposta,cioè incrociata.Questo per far sì che un motore non partiva,era possibile incrociando le batterie riuscire nell'intento..Ecco ho finito.Mi sembrava giusto parlare di questo particolare,perché appunto chi non ci ha mai viaggiato su queste macchine sappia una parte tecnica del circuito elettrico..Scusate se sono stato logorroico,ma quando penso a quei tempi (avevo 20 anni)mi emoziono.

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1 ora fa, Fulvio53 ha scritto:

Ancora una cosa sulle 772 e poi la pianto lì,,non vorrei stufare nessuno..

 

Non "stufi" proprio nessuno, anzi... ne approfitto per chiederti se riesci a chiarirmi un dubbio.

 

Le ALn 56 hanno un paio di connettori (vedi freccia verde) che sono presenti solo nelle immagini da metà anni '50 in poi.

 

1910140433_aln56.jpg.57d7e8e6136aa80ffc1a830a58d551e3.jpg

 

Nelle immagini anteguerra, di questi connettori non c'è traccia (l'immagine sotto e quella più simile alla precedente che ho trovato). Nelle foro di tutte le automotrici anteguerra (ALb 48/56/64/80, ALn 56/40) NON ci sono i connettori, mentre ho trovato immagini di ALb64, ALb 80 e ALn 56 degli anni '50 in cui sono presenti.

 

alb-56.jpg.6137d0bb8f7f8b8078302ee31f66ac68.jpg

 

Non sono riuscito a trovare immagini che riprendano i musi di due ALn 56 accoppiate, ma solo questa, di due ALn 772. I connettori subito sotto al vetro sono quelli del comando multiplo (lo so perfino io), quelle sotto immagino siano condotte dell'aria per i freni, è giusto?

 

accoppiamento_772.jpg.cdedc9d9c6ce52c23c9f53fa0e744983.jpg

 

L'unica possibile spiegazione che mi è venuta in mente è che questi attacchi per l'aria (ammesso che siano tali) siano stati installati per permettere al macchinista della macchina di testa di comandare i freni della macchina di coda, anche se le due automotrici non erano in comando multiplo (sono ALn 56, non 556).

 

Ho pensato a questa spiegazione perché ho letto tantissime volte che con l'introduzione delle automotrici si aveva un aumento degli incidenti ai passaggi a livello, numerosissimi sulle linee secondarie e in concessione su cui facevano servizio, dal momento che erano più silenziose, meno visibili (nessun pennacchio di fumo) e più veloci delle locomotive a vapore che andavano a sostituire.

 

La mia ioptesi è corretta, o ho sparato una belinata colossale?

 

P.S. Perdona la mia ignoranza abissale in fatto di trazione e materiali Diesel, ma qui è tutto elettrico dal 1928: le uniche eccezioni che ricordo erano i binati Breda del "Ligure" :fiori: e l'Espresso da Biella, prima con le ALn 668.2400 Breda (ne ho un vago ricordo, in livrea verdino/giallo) e poi ALn 773 + Ln 664 (salire in Succursale non doveva essere divertente...)

 

:ciao:

 

:ciao:

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I connettori che che sono visibili nella foto,in gergo sono chiamate teste o pipe e servono per assicurare all'impianto pneumatico i servizi ausiliari e l'impianto frenante.Le macchine che ne sono sprovviste sono state tra le prime a essere consegnate:

ALn 56.4000/ALg 56.400
Automotrice
Anni di progettazione 1939
Anni di costruzione 1939
Anni di esercizio 1939-anni settanta
Quantità prodotta 3 + 3
Costruttore Ansaldo
Automotrice
Dimensioni 22.360 x 3.200 x 3.570 mm
Capacità 56 posti a sedere
Interperno 15.300 mm
Passo dei carrelli 3.500 mm
Massa in servizio 34.000 kg
Massa aderente 17.000 kg
Massa vuoto 32.400 kg
Rodiggio 1 A-A 1
Diametro ruote motrici 900 mm
Tipo di trasmissione meccanica
Potenza continuativa 2 x 100 kW a 1800 g/m
Velocità massima omologata 120 km/h
Alimentazione ALn 56 a gasolio / ALg 56 a gas
Tipo di motore diesel / a scoppio

 

e quindi non era ancora previsto il comando multiplo.Le Alb 56 sono la versione a benzina da b = benzina.Le ditte a costruirle sono state un po tutte le aziende italiane di allora,dalla Fiat,alla Breda,all'Ansaldo. Non hai detto nessuna belinata è vero.Le teste per l'accoppiamento della pneumatica sono propio quelle.Quella che tu mi fai vedere nella foto altro non è che la versione Breda di queste macchine che si riconoscono per il tipo do accoppiatore elettrico fatto in questo modo,mentre la versione OM aveva l'accoppiatore simile a quello dei navetta .Tondo ,come quello dei navetta appunto.La trasmissione del moto per le 56 avveniva attraverso una frizione a dischi multipli,collegato a un cambio a 4 marce,da questo poi  con albero di trasmissione con doppio giunto elastico scorrevole a guide scanalate che trasmetteva il moto ad un ponte riduttore (rapporto 1/2,44) munito di dispositivo ruota libera ..Mi sembra di ricordare un aneddoto riguardo alle Aln 56.Una di queste macchine(io ero bambino) si è incendiata in galleria,mi sembra qui in Piemonte,credo dalle parti di Castagnole Lanze e ci sarebbero stati parecchi morti.Spero di aver soddisfatto i tuoi dubbi:Se hai altri quesiti da pormi ,sono ben felice di accontentarti.

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Nel "68 hanno fatto una versione antincendio di queste macchine...hanno levato i compartimenti viaggiatori e hanno messo i dispositivi antincendio...Era sopra nominata <La pompiera>...avrebbe dovuto prestare servizio sulla Bologna-Firenze,ma non mi risulta che l'avessero mai adoperata

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L' espresso per Biella me lo ricordo benissimo,lo prendevo per tornare in caserma a Casale M.quando facevo Il C.A.R.Era composto da Aln 668 e partiva intorno alle 19.Forse 19.53.Mi ricordo l'ora perché è uguale al mio anno di nascita.Quando lo prendevo io c'erano le 668.A volte mio padre faceva il TM a Brignole,nel pomeriggio a volte sul 141,a volte sul 143 e altre su 321 e 323.Io stavo con lui e mi faceva guidare ed essendo nel genio ferrovieri e oltretutto come allievo macchinista,non mi facevano problemi.E alla sera saltavo sulle 668 e tornavo a casale.Un mese ci sono stato.Poi sono rientrato a Torino per il corso da aiuto-Macchinista,in corso Brunelleschi ,alla Cavour,che non so se c'è ancora.

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Finita!!!!! Devo solo finire la Cogne,che è una Fabbrica tipo Ilva..Ci portavamo i carri E a due assi,carichi di biglie di acciaio,provenienti dal porto di Savona,15/18 pezzi,poi per quello che facevamo il trenone di vuoti al ritorno...per Pré s.Didier vedremo...si comincerebbe con la prima stazione che è Sarre..ma non so reggerà è già molto grande già così..e inoltre sono molto contento di essere riuscito a terminarla,sopratutto questa linea,che per me ha fatto da scuola e mi ricorda i bei tempi andati.

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Il  traino di questi treni era o una doppia di 343,di cui la titolare non era quella vicino ai veicoli come di solito è...ma quella in testa.Non chiedetemi perché si usava così,me lo hanno spiegato,ma non lo ricordo.Oppure il co-co,la 461....però con 14 pezzi... e a quei tempi mediamente si faceva tre treni di questo materiale....al giorno!!! Il primo merci,partiva molto presto,intorno alle 4 del mattino...Primo viaggio con questo treno,in doppia (due 343in testa,sempre in testa)a pont S.Martin si accendono tutti segnalini che sono sul banco,la causa è stata la rottura di una fascetta del manicotto dell'acqua intercooler,quando sono entrato in sala motori,era tutto allagato,la macchina dietro,la doppia continuava a spingere e così siamo arrivati a Donnas.A Donnas riparata la fascetta,abbiamo riempito con l'acqua della fontana,il serbatoio dell'intercooler,salendo sul tetto della macchina.Nel Genio non si chiedeva riserva,per via delle eventuali note negative,sulle note personali all'atto dell'assunzione in ferrovia.Fatto questo riempimento,siamo ripartiti arrivando ad Aosta alle 8.30 del mattino.

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