Scusate se risveglio questa discussione vecchia di due anni ma a mio parere, acquistare file di modelli 3D per decine di dollari per poi stamparsele, rifinirle a mano e ... dotarle di telaio e motorizzazione non ha alcun senso economico.
Salvo che non si tratti di modelli di una rarità assoluta (tipo una Triplex del Da Vinci).
Con la quantità di modelli commerciali disponibili sull'usato a prezzi per tutte le tasche, almeno.
E' lo stesso discorso che riscontro nel modellismo statico. Ci sono milioni (letteralmente) di modelli commerciali finiti pronti da montare sul mercato, a costi più o meno contenuti.
La stampa 3D nel mio campo ha senso solo per il super-dettaglio (sempre in resina) di particolari per perfezionare modelli in polistirene, oppure per la costruzione ex-novo in scale inusitate (tipo 1/6, 1/10, nemmeno 1/16 perché oramai anche in quella scala comincia a circolare molto materiale commerciale).
Nella pratica, quando vi trovate superfici grossolane da rifinire con primer, stucco e carta vetra, oppure centinaia di refoli di struttura di sostegno da tagliare, per poi limare e rifinire, stando anche attenti ad una certa tossicità del materiale (sempre resina) e delicatezza strutturale, vedete che vi passa la voglia.
Detto questo, ci sono produzioni artigianali in questo campo, piccole serie o fai da te, finiti o da completare. Ci sono gruppi Feisbuk dove se ne parla o si promuovono i modelli.
Quasi esclusivamente di esemplari non disponibili sul mercato, rari o inventati di sana pianta.
Ma sempre con 3D fatto in proprio, non acquistato e tutto il processo fatto da se.
Infine, il 3D per i modelli reali non ha molto a che vedere con quello dei modelli dei simulatori.
Perché al vero ci vogliono strutture di rinforzo, calcoli strutturali, giunzioni, che nei simulatori non hanno alcun significato.
Insomma, materia contro pixel !
[intanto io ho comperato una E428 Rivarossi/Hornby 2185, prima serie, nuova fondo di magazzino. In 3D ne farei una solo in scala 1/32 o G).